Il Lago di Bolsena non ospita solo pesci e piante acquatiche: tra le sue rive e fondali si può nascondere un abile esploratore crepuscolare, il Potamon fluviatile, il granchio d’acqua dolce nativo che, con le sue abitudini notturne e terrestri, aggiunge un tassello affascinante alla biodiversità lacustre.
Caratteristiche e riconoscimento
Il granchio di fiume è un crostaceo robusto: il suo carapace misura mediamente 35-45 mm (3,5 – 4,5 cm) nei soggetti adulti.
La colorazione tende a un marrone-grigiastro con striature o sfumature giallastre, e l’addome (particolarmente nelle femmine) può presentare una tasca per incubare le uova.
Le chele anteriori sono robuste e spesso ben sviluppate, utilizzate sia per difesa che per la cattura di prede o l’attività alimentare.


Distribuzione, habitat e stato di conservazione
Potamon fluviatile è l’unica specie di granchio d’acqua dolce autoctona in Italia.
È presente in gran parte delle regioni dalla fascia tirrenica all’Italia peninsulare (Lazio compreso), in ambienti di acqua dolce quali torrenti, fossi, ruscelli, canali, ma anche zone più calme e riparate, con fondali fangosi o sabbiosi e vegetazione ripariale.
Tuttavia, la specie è attualmente in declino: la pressione antropica, l’inquinamento delle acque, la modifica dei corsi d’acqua e la raccolta indiscriminata sono tra le principali minacce.
In Italia è considerata “Near Threatened” (quasi minacciata) secondo la Lista Rossa IUCN.
Dieta e comportamento
Il granchio di fiume è un opportunista: la sua dieta comprende detriti vegetali, alghe che raschia dal substrato, ma anche piccoli animali come invertebrati, larve, girini e occasionalmente piccoli anfibi o pesci morti.
Durante i mesi più freddi, tende a essere più diurno, mentre nella bella stagione è prevalentemente notturno, per evitare predatori e per muoversi in condizioni climatiche favorevoli.
I maschi sono più legati all’ambiente acquatico e ai pressi delle tane, mentre le femmine, soprattutto durante la stagione riproduttiva, hanno una maggiore mobilità e possono spostarsi anche sulla terraferma in cerca di cibo.
Riproduzione e cicli vitali
L’accoppiamento avviene tra maggio e ottobre, quasi sempre in acqua, lontano dalle tane stesse.
La femmina depone un numero che può raggiungere circa 200 uova, che incubano per circa 40 giorni all’interno della tasca addominale formata ripiegando l’addome sullo sterno.
Dopo la schiusa, i piccoli rimangono sotto l’addome della madre per alcuni giorni, dando loro un primo momento di protezione prima di disperdersi nell’ambiente acquatico.
Durante la crescita, ogni esemplare compie diverse mute, rigenerando l’esoscheletro esterno man mano che si accresce.
La longevità stimata può raggiungere i 10-12 anni in condizioni favorevoli.


Il granchio di fiume nel lago di Bolsena: un’occasione per i subacquei e appassionati
Il granchio di fiume non è un incontro tipico delle immersioni su laghi profondi come quello di Bolsena, ma in alcune zone ripariali o fossi collegati al lago può essere avvistato, specialmente durante le ore serali o notturne.
È possibile avvistarlo anche durante le immersioni tra le formazioni rocciose, in particolare attorno alle isole, dove il suo corpo si mimetizza perfettamente con le strutture vulcaniche. Talvolta può restare intrappolato nelle reti abbandonate, e allora sta a noi subacquei consapevoli aiutarlo a liberarsi, restituendogli la libertà di muoversi tra i fondali.
Durante le immersioni guidate con Bolsena Divers, in alcuni punti del lago, potrai osservare il granchio muoversi lentamente tra i sassi o rifugiarsi furtivo nelle formazioni rocciose, scoprendo così un lato nascosto e affascinante dei fondali di Bolsena.
Per un avvistamento discreto:
- Muoviti con lentezza e cautela, evitando bruschi movimenti o rumori
- Usa una luce delicata, puntata verso il basso, per non disturbare il crostaceo
- Rispetta le distanze: il granchio può reagire ritirandosi nella tana se percepisce disturbo
Partecipando al nostro Corso di Immersioni Notturne avrai l’opportunità di scoprire non solo pesci e piante acquatiche, ma anche questi crostacei misteriosi che animano la vita sotterranea del lago.
Il Potamon fluviatile è un simbolo della biodiversità d’acqua dolce: resistente, ma allo stesso tempo vulnerabile. Preservare i suoi habitat significa proteggere un mondo invisibile, fatto di tane, movimenti silenziosi e equilibri delicati.

